Chi chiamerai? Ma ovviamente i Ghostbusters! Ce l’ha insegnato la storia del cinema, e adesso il motto può tranquillamente essere esteso al mondo videoludico, dato che nel momento in cui scriviamo Ghostbusters Spirits Unleashed è ufficialmente disponibile su console (Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch) e su PC. Di che cosa si tratta? Fondamentalmente di un multiplayer online asimmetrico, della tipologia “quattro giocatori contro uno” – di scelte simili ne abbiamo viste e analizzate parecchie in passato, basti pensare a Dead By Daylight, del quale trovate la recensione anche sul nostro sito. Ora, chiaramente Ghostbusters Spirits Unleashed è pensato soprattutto (ma non solo) per i fan degli acchiappafantasmi, che si tratti dei vecchi film o del nuovo corso. Abbiamo trascorso diverse ore e perso (ma anche vinto) numerose partite online, a sufficienza per offrirvi la recensione che segue. Imbracciate il vostro zaino protonico e seguiteci allora – sempre che non abbiate troppa paura. Dopo aver recensito la versione PlayStation 4 del titolo, abbiamo deciso di provare a catturare i fantasmi anche tramite la versione Switch del gioco.
L’offerta di Ghostbusters Spirits Unleashed
L’offerta di Ghostbusters Spirits Unleashed è molto semplice, e sostanzialmente si riassume in una campagna principale di missioni successive (la cosiddetta “storia”) in aggiunta al pacchetto multigiocatore, che naturalmente costituisce il cuore dell’esperienza. La trama serve quindi a prendere confidenza con le meccaniche di gioco, apparentemente particolari per chi non abbia mai praticato i multiplayer asimmetrici online; ma basteranno una manciata di partite per capire come si gioca e come vanno ottimizzate le azioni di squadra per arrivare alla vittoria. In un secondo momento, e solo in un secondo momento, il giocatore sbloccherà anche la possibilità di vestire i panni del fantasma. Prima di spiegare i vari funzionamenti, è opportuno sottolineare che la storia di Ghostbusters Spirits Unleashed riparte dal termine dei film classici, e ne offre una sorta di continuazione; è piacevole e curata, così come curatissimi e attenti ai dettagli sono anche gli ambienti di gioco. Per esempio, l’hub principale è la storia sede operativa degli acchiappafantasmi, e qui noterete che ogni aspetto è al proprio posto, in una cura meticolosissima.
Il gameplay invece varia a seconda del personaggio utilizzato. Si può giocare nei panni degli acchiappafantasmi (tutti personalizzabili tramite editor, anche se quest’ultimo non è affatto ricco come ci saremmo aspettati) o dei fantasmi (anch’essi variano nell’aspetto, e ognuno di loro possiede una mossa finale speciale differente dalle altre). Ogni partita funziona in questo modo: quattro Ghostbusters contendono al fantasma di turno il controllo di una determinata mappa di gioco (ve ne sono in tutto cinque, e speriamo che altre vengano aggiunte in un secondo momento). Se i “buoni” riescono a catturare il fantasma e a impedirne la rigenerazione, hanno vinto; se il fantasma raggiunge il 100% dell’infestazione di una determinata area, vince lui. La tipologia di approccio al round muta a seconda dei ruoli, com’è ovvio: gli acchiappafantasmi non potranno mai vincere senza studiare una linea d’azione comune e collaborare tra loro; per contro, il fantasma possiede più libertà d’azione, ma deve stare attento a sua volta a come agire per non perdere immediatamente.
I buoni hanno in dotazione lo zaino protonico e il rilevatore di eventi soprannaturali: vuol dire che riescono a vedere in quali zone della mappa sta accadendo qualcosa di strano. Individuato il fantasma, possono poi attrarlo verso la trappola piazzata a terra e catturarlo; più giocatori che agiscono nello stesso momento nella cattura significa agevolare molto l’efficacia dell’operazione. Ma il fantasma può “tornare”, tramite tre varchi disseminati nella mappa: i Ghostbusters, allora, devono anche individuarli e chiuderli, per poter vincere definitivamente la partita. In tutto questo, nella mappa sono presenti alcuni NPC che hanno la sola funzione di starsene lì a farsi spaventare; e a spaventarli ci pensa il fantasma. Il controllo delle aree, in aggiunta allo spavento causato a questi personaggi, aumenta la percentuale di infestazione, che se arriva al 100% sancisce la vittoria del fantasma. Da spiegare sembra molto complicato, ma nella pratica funziona, e anche bene; i problemi di Ghostbusters Spirits Unleashed sono infatti decisamente altri.
Meriti e difetti
Ghostbusters Spirits Unleashed offre una formula consolidate, senza punti particolarmente innovativi, fatto salvi ovviamente il contesto e i riferimenti specifici al franchise di riferimento; però il gameplay funziona, è immediato, accessibile e divertente, e alla fin dei conti è questo che serve a un multiplayer asimmetrico online. Soprattutto in compagnia di amici, in comunicazione anche tramite microfono, il titolo dà il meglio di sé, e diverte anche sul lungo periodo; starà poi agli sviluppatori supportarlo o meno adeguatamente. In aggiunta, la colonna sonora cita da vicino i motivi dei film originali, e assieme a una serie di fitti rimandi (che sono anche visivi) contribuisce a rendere la fedeltà al prodotto di riferimento, altro punto decisamente a favore. Anche la direzione artistica e la scelta stilistica cartoonesca si rivelano efficaci, rendendo il prodotto perfetto tanto per gli adulti quanto per i bambini – è un po’ quello stile ormai reso celebre dal sempreverde Fortnite Battaglia Reale.
Ovviamente tutto questo non esclude la presenza di alcuni difetti, che vanno pure notati. Per esempio l’ottimizzazione e il comparto tecnico, che soprattutto su Nintendo Switch, non brillano affatto; sono evidenti rallentamenti in determinati frangenti, solitamente i più complicati, senza contare che la risoluzione sulla console Nintendo è quella che è. D’accordo, si tratta di un titolo online e non può “pesare” oltre un certo limite, però qualcosa di più si sarebbe potuto sicuramente ottenere. Inoltre, il fattore ripetitività è davvero dietro l’angolo: è un po’ il problema di tutti i multiplayer asimmetrici di questo tipo, ma in Ghostbusters Spirits Unleashed lo si avverte davvero con forza. Si fanno sempre le stesse cose, le personalizzazioni e le modalità d’azione sono limitate; basti pensare alla presenza degli NPC, davvero inutile, non fosse per la necessità di essere spaventati dai fantasmi o rassicurati dagli acchiappafantasmi. Questo significa che in ogni partita grossomodo si fanno sempre le stesse cose per arrivare alla vittoria, a prescindere dal ruolo selezionato. Per alcuni non sarà certo un problema; per noi significa che è meglio fruire di Ghostbusters Spirits Unleashed a piccole dosi, per non farselo venire presto (prestissimo, anzi) a noia.
Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Serie S/X, PC
Sviluppatore: IllFonic
Publisher: IllFonic
Ghostbusters Spirits Unleashed è un multiplayer asimmetrico online senza troppe pretese, ispirato e molto fedele al franchise di riferimento, ovvero quello degli acchiappafantasmi. Se il vostro sogno è sempre stato quello di indossare lo zaino protonico e di catturare gli ectoplasmi – oppure di volare come dei pazzi impersonando un fantasma, terrorizzando tutto e tutti – questa è l’occasione che aspettavate da una vita. Non è un gioco perfetto, ma non pretende neppure di esserlo: se riuscirete a soprassedere a un’ottimizzazione un po’ carente, il tutto vi divertirà a lungo. Dategli una possibilità.
