I fratelli Nicola e Marco De Angelis, a capo della casa di produzione romana Fabula Pictures, hanno dichiarato durante un’intervista a The Hollywood Reporter di essere riusciti ad acquisire i diritti di Tiger Mask, il famoso manga e anime, conosciuto in Italia anche come L’Uomo Tigre grazie all’indimenticabile anime di Takeshi Tamiya, Masaki Tsuji e Keiichirō Kimura andato in onda dagli anni ’80. Hanno annunciato che è già in produzione un film live action dell’opera originale di Ikki Kajiwara e Naoki Tsuji che verrà girato tra l’Italia e il Giappone.
Il progetto di Fabula Pictures sembra molto ambizioso: vogliono realizzare una trilogia da distribuire nelle sale. Per la regia stanno pensando a una figura internazionale e ne hanno già provinati alcuni italiani. Lavoreranno a stretto contatto con Brandon Box e Kodansha, casa editrice giapponese che ha pubblicato in origine l’opera dal 1969 al 1971.
Queste le parole dei De Angelis rilasciate nell’intervista:
La passione per i manga e gli anime che ha sempre contraddistinto Brandon Box ha radici molto profonde. Nasce nelle storie che hanno segnato la nostra infanzia, come quella di Tiger Mask appunto. Una storia profonda, che ci ha conquistato da bambini e ci ha aiutato a crescere e lottare durante l’adolescenza. Siamo convinti che l’adattamento che stiamo sviluppando con due partner straordinari come Fabula Pictures e Kodasha ci porterà a compiere un viaggio straordinario. Siamo orgogliosi di annunciare questo ambizioso progetto che conferma la nostra passione per la ricerca di storie universali, capaci di emozionare e coinvolgere sia il pubblico nazionale che quello internazionale.
La trama di Tiger Mask (L’Uomo Tigre) è la seguente: Naoto Date è un orfano che, dopo la fuga dall’orfanotrofio in cui vive, si unisce a alla spietata Tana delle tigri, organizzazione che ha come obiettivo la creazione, tramite allenamenti infernali, dei migliori wrestler del mondo. Alla conclusione dell’addestramento, ormai adulto, Naoto è pronto per il suo debutto nel mondo del professionismo come wrestler malvagio sotto l’egida di Tana delle tigri, che esige dai suoi combattenti parte del denaro ottenuto dalle vittorie. Memore delle sue sofferenze infantili, tuttavia, Naoto non riesce a sopportare la fame e gli stenti che rivede negli orfani di oggi, decidendo di donare tutti i suoi soldi in beneficenza a questi ultimi. Ma per fare questo Naoto deve tagliare i rapporti con Tana delle tigri, che decide di vendicarsi cercando di uccidere l’Uomo Tigre direttamente sul ring.