Arizona sunshine

Arizona Sunshine 2 Recensione: contro ogni singolo Fred

Era il lontano dicembre 2016 quando Vertigo Games lanciò sul mercato Arizona Sunshine, un gioco esclusivo per i visori VR (come Oculus Quest e PlayStation VR). Il titolo, decisamente molto semplice nel suo design, fu su subito un successo, complice anche la voglia di giochi per la realtà virtuale e ovviamente un lungo periodo di supporto. Il grande clamore (con annessa promozione da parte della stampa specializzata) ha portato dunque il team di sviluppo (già autore e publisher di grandi esperienze per la VR, come per esempio The 7th Guest) a lavorare su una seconda iterazione. Ed è così che nasce Arizona Sunshine 2, un sequel che cerca di riprodurre il successo non nascondendosi però dalla formula classica che ha sancito il successo del primo capitolo, apportando però delle gradite novità a livello di gameplay.

Annunciato verso la fine di maggio 2023 durante un PlayStation Showcase, Arizona Sunshine 2 è dunque arrivato: da oggi infatti il nuovo gioco di Vertigo Games è pronto al debutto (almeno per tutti coloro che hanno prenotato l’edizione Deluxe), con un early access anticipato di 48 ore. E ora che l’embargo è finalmente scaduto, possiamo darvi il nostro giudizio su una nuova avventura. Armatevi di tutto punto, indossate la vostra giacca migliore e non dimenticatevi ovviamente della pistola: si torna, nuovamente, a caccia di Fred.

Ci incontriamo di nuovo, Fred

La storia di Arizona Sunshine 2 è perfettamente godibile anche per tutti coloro che non hanno giocato il primo capitolo. L’inizio, se non si ha mai avuto occasione di provare con mano il titolo precedente, potrebbe però essere decisamente spiazzante. Nessuna azione improvvisa, come ci si potrebbe in realtà immaginare da un gioco del genere (stiamo parlando di un FPS con i non morti, d’altronde), ma più un approccio slow, che ci insegna a sparare utilizzando i controller del nostro visore e i comandi più semplici. Il discorso cambia rapidamente nel giro di qualche minuto: dopo un breve tutorial, infatti, siamo in realtà catapultati subito nell’azione.

Ed è che qui che le cose cambiano immediatamente: per chi ha giocato il primo capitolo, c’è come una scintilla che si accende. Per tutti i neofiti, invece, è tempo di gettarsi nell’adrenalina e combattere i Fred, ovvero gli zombie, come vengono identificati i nemici dal protagonista silente. L’impostazione di Arizona Sunshine 2 è identica al primo capitolo: si gira per un mondo di gioco, quello dell’Arizona. Un deserto arido e afoso, mega strutture abbandonate a un’apocalisse che sembra senza risposta e con fin troppe domande. Al di là dei ragionamenti filosofici, però, Arizona Sunshine 2 resta un arcade solido, dove la componente shooting è decisamente solida. Non c’è spazio per la paura: il gioco di Vertigo Games è in realtà concentrato sull’abilità dei giocatori di poter resistere alle orde di zombie e alla sopravvivenza in un mondo che abbiamo imparato a conoscere dagli anni ’90, soprattutto davanti ai cabinati.

L’arsenale di armi a nostra disposizione è però decisamente aumentato, con l’introduzione delle armi da mischia. Massacrare zombie utilizzando un nuovo approccio è sicuramente divertente e con il crafting ovviamente le possibilità aumentano. Arizona Sunshine 2 resta però sicuramente uno shooter nell’anima ed è proprio nel gunplay che dà il meglio di se stesso. Accogliamo con piacere le novità introdotte per quanto riguarda l’uccisione dei Fred, ma è chiaro che il gioco sia nel suo animo un vero e proprio shooter-arcade, in grado di farci divertire nel migliore dei modi. Ed è proprio qui che si concentra il nostro giudizio: Arizona Sunshine 2 è un gioco divertente, che è in grado di intrattenere il giocatore, con qualche piccola aggiunta in grado di apporre una patina di lucido a una formula ben conosciuta e ben consolidata. Al di là della “semplicità” del design, Arizona Sunshine 2 introduce un nuovo elemento di gameplay, ovvero il nostro buddy.

Si tratta di un cagnolino, un pastore tedesco (del tutto simile a Dogmeat di Fallout), che incontreremo praticamente all’inizio dell’avventura. Il companion è praticamente tutto ciò di cui c’era bisogno all’interno del nuovo gioco di Vertigo Games: non solo è in grado di attaccare gli zombie, ma può assistere i giocatori portando con sé una parte dell’inventario e dell’equipaggiamento. Non solo un companion virtuale: esattamente come nel primo capitolo è presente infatti la possibilità di giocare il titolo insieme ad alcuni amici. La co-op può essere giocata insieme a un massimo di tre amici.

Arizona Sunshine 2: solido e bello

Uno dei più grandi limiti della realtà virtuale (e soprattutto dei visori stand alone) è sicuramente il comparto tecnico. Al di là di alcuni nuovi headset, infatti, i visori più vecchi come Meta Quest 2 sono decisamente limitati nella loro componente hardware. Vertigo Games è però riuscita nell’impresa di superare i limiti del vecchio visore prodotto da Oculus. La nostra prova è avvenuta proprio sul visore citato poco sopra e il giudizio è decisamente positivo. Pur non ricercando il foto realismo, Arizona Sunshine 2 è decisamente bello da vedere, con scorci ben realizzati e un comparto grafico decisamente soddisfacente. Ottima anche la resa sonora, che aiuta tantissimo a immergersi nell’azione, anche se forse le musiche risultano un filo poco ispirate.

A livello di gameplay e di controlli, Arizona Sunshine 2 non delude: il tracking dei controlli di Meta Quest 2 è praticamente perfetto e la meccanica della fondina (che conserva pistole e proiettili) è decisamente utile e ben realizzata e (aspetto più importante) funziona decisamente bene. All’inizio potrebbe risultare difficile padroneggiare al meglio le pistole, ma dopo una mezz’ora siamo pronti a gettarci nell’azione più sfrenata. Non abbiamo riscontrato particolari bug o errori, se non all’inizio della nostra avventura: a un certo punto, infatti, il gioco è semplicemente crashato ma si è trattato di un errore isolato, perfettamente comprensibile considerando che abbiamo giocato una build preliminare.

Quando si parla di giochi per la realtà virtuale, infine, uno dei pericoli per tutti i giocatori è sicuramente il rischio di incontrare motion sickness. Vertigo Games ha lavorato decisamente bene sotto questo aspetto: durante tutte le nostre prove non abbiamo mai avvisato nausea o fastidi. Da elogiare anche l’accessibilità del gioco, con poche ma essenziali opzioni per permetterci al meglio di svolgere le nostre partite. Oltre alla modalità campagna, come abbiamo accennato poco sopra, Vertigo Games ha re introdotto la modalità cooperativa e una modalità Orda. Si tratta, in entrambi casi, di due graditi ritorno che espandono l’offerta ludica di Arizona Sunshine 2 e che rendono il gioco praticamente godibile anche dopo aver terminato la breve campagna principale. In aggiunta, Vertigo Games ha anche promesso una serie di aggiornamenti che verranno introdotti post lancio. Saranno ben tre i contenuti, tutti completamente gratuiti, su cui però vige ancora silenzio da parte del team di sviluppo.

Un buon gioco, ma non eccellente

Arizona Sunshine 2 è sicuramente un titolo che resterà nel cuore di chi ha amato il primo capitolo. Ci sono d’altronde tutti gli elementi per renderlo un sequel praticamente perfetto. Purtroppo ci sono alcuni punti che non aiutano sicuramente il titolo a eccellere. Il primo è la colonna sonora, a nostro giudizio leggermente piatta. Qualche brano leggermente scritto meglio e magari più dinamico avrebbe probabilmente aiutato i giocatori a immergersi leggermente di più nelle atmosfere del titolo. Si tratta di un aspetto

Un altro problema, invece, riguarda la natura del gioco. Vertigo Games ha prodotto un ottimo titolo, questo lo premettiamo. Le novità aggiunte sono sicuramente una lode e un valore, ma l’idea è di trovarci davanti a un altro titolo per la VR praticamente del tutto simile a quelli realizzati in passato. Questo non è necessariamente un male, ma è chiaro che ci sia bisogno di ancora più stimoli, soprattutto in virtù di una rivoluzione tecnologica che a oggi non è ancora riuscita a imporsi come nuovo standard.

Piattaforme: PS VR2 (PlayStation 5), PC, Meta Quest 2, Meta Quest 3, PICO 4

Sviluppatore: Vertigo Games

Pubilsher: Vertigo Games

Arizona Sunshine 2 è semplicemente tutto ciò che ci aspettavamo. Un sequel che non tradisce il primo capitolo e che cerca di migliore, con l’introduzione di una serie di novità in grado di poter aiutare i giocatori ad apprezzare ancora di più il titolo. L’opera di Vertigo Games è un buon gioco, p perfettamente riuscito, che convince ma che allo stesso tempo inquadra la crisi della realtà virtuale, ancora ancorata a titoli, generi e produzioni che richiamano nel design e nel gameplay i primissimi esperimenti che abbiamo visto negli anni passati. Se avete amato il primo capitolo sicuramente non potete esimervi dal comprarlo: sarà come rivedere un vecchio amico, con un nuovo taglio di capelli e qualche tatuaggio in più. Per tutti gli altri, beh, se avete voglia di uno shooter-arcade sapete cosa inserire nelle vostre wishlist.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra