One Piece

One Piece avrà un anime remake realizzato da Netflix e Wit Studio

L’annuale e ricchissimo Jump Festa – festival giapponese che riguarda i manga Shueisha e tutto quello che ne viene tratto, dagli anime al merchandising – ha riservato diverse emozioni: tra queste l’annuncio inaspettato dell’arrivo su Netflix, prossimamente, di una nuova serie animata tratta da One Piece. Un anime nuovo di zecca, un vero e proprio remake che parte da zero e si intitolerà The One Piece.

Il noto WIT Studio si incaricherà della sua realizzazione: al suo attivo, serie anime idolatrate come SPY x FAMILY e L’attacco dei giganti (stagioni 1-3). Il comitato di produzione è formato da Shueisha, Fuji Television Network e Toei Animation Co., insieme a Netflix, che la distribuirà in tutto il mondo.
L’idea è quella di ripartire dall’inizio, fornendo una visione nuova di quello che è un classico moderno (immaginiamo senza filler, per forza di cose). Il manga originale di Eiichiro Oda ha festeggiato lo scorso anno il suo venticinquesimo anniversario, con un totale di oltre 510 milioni di copie vendute in tutto il mondo, mentre la serie live action (disponibile in streaming in esclusiva su Netflix) ha riscosso un successo oltre le aspettative; la “vecchia” serie anime per la TV prodotta da Toei Animation va in onda dal 1999.

Monsters 103 Mercies Dragon Damnation

Anche un altro manga di Oda, creato all’età di diciannove anni, è stato adattato in anime per la prima volta. La serie carica d’azione dal titolo Monsters 103 Mercies Dragon Damnation debutta a gennaio e narra la storia di Ryuma, un samurai intrappolato in un mondo stravolto da una forza malvagia, un drago in grado di scatenare un caos catastrofico sulla terra. Questo adattamento animato giunge completamente inedito: Oda è celebre per One Piece ma ben poco è noto al grande pubblico al di là della sua serie fantasy/piratesca, fornendo dunque nuovi spunti sulla sua bizzarra e originale autorialità. Il character design della serie animata, inoltre, non ricalca quello di One Piece, ed è un’interessante scelta.

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.