Il 2024 di Yu-Gi-Oh! si apre seguendo la scia dell’annata precedente, ovvero seguendo i festeggiamenti per il 25° anniversario del gioco di carte collezionabili nato dal compianto mangaka Kazuki Takahashi. E seguendo il tradizionale proverbio “new year, new me”, Konami si affaccia al nuovo anno tramite una modernizzazione di un vecchio prodotto, i classici Starter Deck, rielaborandone il concetto alla base all’interno di un nuovo pacchetto dedicato a introdurre i neofiti a quello che – tra stereotipi e incomprensioni – viene considerato “il gioco di carte più complesso ed intricato”. Ma è davvero così? Scopriamolo insieme scartando e analizzando i contenuti dello Yu-Gi-Oh! Starter Set per 2 giocatori del TCG!
Parola d’ordine: semplice ed essenziale!
Il nuovo prodotto di casa Konami si presenta con una grafica molto atipica rispetto a ciò che l’azienda nipponica ci ha abituato durante gli anni. Piuttosto che basare la presentazione su uno specifico mostro come per esempio è successo con Specchiogiada Il Drago Lamaghiaccio o Drago Finale Cyberoscuro per i rispettivi Structure Deck dedicati ad Albaz e Cyber Style, questo set per due giocatori propone una breve carrellata delle carte più iconiche presenti al suo interno. Tra Cyber Drago, Ragazza Maga Nera, Cilindro Magico, Porcospino Aculeobulloni, Visas Starfrost e Spettralich Il Signore Dorato, è chiaro come l’obiettivo di Konami sia stato quello di riconquistare il cuore dei fan delle varie serie animate che magari non hanno seguito l’evoluzione costante del gioco, e magari attirare l’interesse dei giocatori più o meno abituati ai lidi competitivi e che fanno affidamento sulle ristampe a prezzo budget offerte da questo tipo di prodotti per aggiornare i propri mazzi.
Una sorta di fusione proibita tra due mondi sempre distanti e che potrebbe fornire all’assidio frequentatore dei tornei locali e non una valida scusa per introdurre i propri amici al mondo di Yu-Gi-Oh! Una volta rimosso il sigillo e aperto il pacchetto però, le luci della ribalta vengono rubate dai protagonisti indiscussi del set: Mannadium Prime-Heart e Arsenale Divino AA-Zeus – Tuono del Cielo, entrambe carte molto conosciute all’interno dell’attuale metagame e che in questo set svolgono il ruolo di mostri chiave delle strategie di gioco proposte dai due mazzi: Synchro e Xyz. A concludere la dotazione dell’intera offerta troviamo un prezioso manuale di gioco, illustrato come se fosse un vero e proprio fumetto e i cui contenuti andranno a monopolizzare la prossima parte di questa analisi.
Yu-Gi-Oh! Starter Set: rompere la barriera d’entrata, un passo alla volta
Una delle principali difficoltà riscontrate da Konami e dalla community per quanto riguarda l’introduzione di nuovi giocatori all’interno dell’ecosistema di Yu-Gi-Oh!, soprattutto durante gli anni di transizione tra le varie Master Rule e i nuovi metodi di evocazione, risiede nell’incredibile mole di regole, meccaniche e sottomeccaniche da assimilare prima ancora di poter mettere mano al proprio deck. Certo, i vari Starter Deck rilasciati fino al 2021 fornivano ai novizi una pratica guida introduttiva, ma anche quest’ultima risultava fin troppo didascalica e poco propensa ad introdurre il giocatore ai vari aspetti del gioco tramite esempi visivi. Il giocatore era solo contro un muro di testo da dover decifrare. Una pecca all’interno della user experience che in questo nuovo Starter Set viene del tutto rivoluzionata.
Adottando un’impostazione molto simile a quella adottata da Wizard’s of the Coast per quanto riguarda il Set Introduttivo di Dungeons and Dragons, questo nuovo prodotto si propone come un gioco da tavolo piuttosto che una coppia di deck giocabili anche al di fuori di questo contesto. Tra le 88 carte totali (44 per mazzo) presenti all’interno del set infatti non vi è una vera e propria “sinergia” o strategia, quanto piuttosto una sequenzialità nel modo in cui verranno utilizzate seguendo le istruzioni fornite passo dopo passo dalla Guida di Gioco inclusa. Tramite questo libricino illustrato infatti, il “duellante anonimo” (già comparso in Duel Links e come mascotte della campagna “Remote Duel” introdotta durante gli anni della pandemia) illustra poco a poco la struttura base del gioco, tra evocazioni normali, life points, carte magia, trappole e tributi, per poi passare durante le ultimissime pagine ad introdurre i primi incipit di ciò che si trova una volta “scalfita la superficie dell’Iceberg”, come le fasi di gioco, le handtrap, gli effetti rapidi e il funzionamento delle catene tra effetti. Il risultato è un’esperienza più didattica che ludica, ma comunque incentrata sulla scoperta e socializzazione tra i due giocatori. Avete presente quella sensazione di flow e collaborazione quando tra amici si collabora alla costruzione di un modellino o alla realizzazione di un progetto scolastico? Stesso concetto.
Carte di ieri e oggi, per chi vuole provare tutto
Come detto in precedenza, questo set presenta un pool di carte piuttosto insolito, a tratti anche casuale. Un po’ come se volesse replicare l’effetto “mistone” che un po’ tutti i giocatori “della vecchia guardia” hanno quanto meno vissuto durante i primi mesi di approccio al gioco. E se come detto questo senso di casualità fa parte dell’esperienza pre-costruita da Konami per impartire ai novizi i principali rudimenti del gioco, non tutto il mazzo è da considerare “di poco valore”. Al di là del valore competitivo di Mannadium Prime-Heart e di Zeus, quest’ultima carta onnipresente negli ultimi sviluppi del gioco competitivo, questo Starter Set propone anche alcune ristampe di spessore per quanto riguarda quei “formati alternativi” che piano piano si stanno guadagnando una certa notorietà all’interno della community e di Konami stessa.
I giocatori che vorranno sperimentare (magari anche solo a livello casual) con i format GOAT ed Edison, rispettivamente dedicati ai metagame delle annate 2005 e 2010, potranno farlo fin da subito avendo a disposizione alcune delle “carte staple” più economiche come Buco Nero, Tifone Spaziale Mistico, Cilindro Magico, Potere del Mago, Corvo D.D o Sergenti Stygian. Quest’ultima carta in particolare è arrivata finalmente alla sua terza ristampa dopo una piccola apparizione nella Collezione Leggendaria 5D’s uscita nel lontano 2014 e prima ancora come carta promo nel videogioco per Nintendo DS “Yu-Gi-Oh! World Championship 2010: Reverse of Arcadia”. Non parliamo di certo di “money card” bramate da chi vanta di un’esperienza ormai consolidata e una presenza ad ogni torneo ufficiale durante i weekend, ma piuttosto di una piccola infarinatura generale della storia del brand e della sua evoluzione. Dai classici gialloni e i primi esperimenti con gli effetti di Mago della Fede e Soldato Pinguino e le evocazioni speciali, la nascita dei primi Synchro e Xyz, fino ad arrivare all’incredibile lore dietro al personaggio di Visas Starfrost e alla frustrazione nata dal ritrovarsi contro uno Spettralich.
Alla fine dei conti il nuovo Starter Set per 2 giocatori di Yu-Gi-Oh! Risulta una gradita sorpresa per iniziare il 2024 con un prodotto fresco e ben congegnato nel suo design ludico e visivo. Se proprio dobbiamo trovare un piccolo difetto all’interno di questo kit introduttivo, potremmo dire che l’esperienza fornita rimane in un certo senso un po’ incompleta. Perché se da un lato troviamo uno studio molto affascinante in termini di game design e un biglietto da visita più che invitante per conquistare i novizi o riprendere l’interesse del pubblico più nostalgico, dall’altro lato mancano riferimenti a tutti gli altri metodi di evocazione utilizzati all’interno del gioco come le Fusioni, i Rituali, i Pendulum e i Link. Scelta comprensibile, in quanto già le ultime due avrebbero bisogno di un manuale completamente dedicato al loro funzionamento, ma che tuttavia porta questo Starter Set ad essere un po’… manchevole? A meno che questo non sia il primo di una nuova iniziativa annuale che con le prossime iterazioni andrà a coprire le parti più importanti del vasto universo delle oltre 10.000 carte attualmente disponibili.
