Street Fighter 6 M. Bison

Street Fighter e M. Bison: un legame indissolubile

M. Bison, conosciuto anche come Vega in Giappone, è uno dei personaggi più iconici e temuti della serie di Street Fighter. Sin dalla sua introduzione, Bison è diventato un simbolo del male assoluto, incarnando il potere e l’ambizione senza limiti. In questo articolo, esamineremo parte dela storia del personaggio, il mito che lo circonda e alcune curiosità affascinanti, in occasione del suo improvviso e sconvolgente arrivo in Street Fighter 6. (di cui trovate la recensione qui).

M. Bison: chi è costui?

M. Bison è stato introdotto per la prima volta nel 1991 in “Street Fighter II: The World Warrior” come boss finale del gioco. È il leader dell’organizzazione criminale Shadaloo e possiede abilità psioniche straordinarie. Bison è noto per il suo attacco caratteristico, lo “Psycho Crusher”, che lo vede avvolto in un’aura psionica mentre carica i suoi nemici. Nel corso della serie, la storia di Bison si è evoluta, rivelando il suo desiderio di dominare il mondo e ottenere il controllo totale sulle menti delle persone. È un dittatore spietato che non si ferma davanti a nulla per raggiungere i suoi obiettivi. La sua sete di potere è alimentata dalla Psycho Power, un’energia oscura che aumenta enormemente le sue capacità combattive.

Il Mito

Street Fighter

Il mito di M. Bison è radicato nella sua rappresentazione come incarnazione del male. La sua figura imponente, il suo uniforme militare rosso e il suo cappello caratteristico lo rendono immediatamente riconoscibile. Bison non è solo un combattente formidabile, ma anche un manipolatore astuto, capace di corrompere e controllare chiunque ostacoli i suoi piani. Il personaggio è spesso visto come una rappresentazione archetipica del tiranno per eccellenza, con paralleli a dittatori storici e figure malvagie della cultura popolare. Il suo carisma malvagio e la sua presenza minacciosa lo hanno reso un antagonista memorabile e amato dai fan, nonostante la sua natura corrotta e malefica.

Curiosità su M. Bison

In Giappone, M. Bison è conosciuto come Vega, mentre il personaggio conosciuto come Vega nel resto del mondo è chiamato Balrog in Giappone. Questo cambiamento di nome è stato fatto per evitare possibili problemi legali con il pugile Mike Tyson, poiché il personaggio Balrog (M. Bison in Giappone) era chiaramente ispirato a lui.

M. Bison è ispirato da diversi personaggi: la possanza fisica, come per tanti personaggi Capcom, è ispirata ai personaggi tratteggiati da Tetsuo Hara in Ken il guerriero, e in Street Fighter 6 la sua apparizione su un enorme cavallo nero è chiaramente un rimando a Raoh. Tuttavia, tra le prime ispirazioni – sia visive che caratteriali – abbiamo i personaggi manga Washizaki (da Riki-Oh) e Yasunori Kato (da Teito monogatari). Iconica è anche la sua versione live action nel film Street Fighter – La sfida finale in cui è interpretato da Raul Julia, che letteralmente salva il salvabile in alcune scene meravigliose all’interno di un film altrimenti assurdamente sbagliato.

Bison ha diverse rivalità importanti nella serie di Street Fighter, derivanti dai numerosi soprusi da lui perpetrati durante la sua ascesa al potere: ha ucciso il padre di Chun Li e il miglior amico di Guile, anche se per certi versi la più significativa diatriba è quella con Ryu, protagonista storico della saga. La loro rivalità rappresenta il conflitto tra il bene e il male, con Bison che cerca di sfruttare il potere oscuro celato nell’animo di Ryu per i suoi scopi malvagi.

M. Bison è apparso in numerosi adattamenti di Street Fighter, tra cui film, serie animate e fumetti. Ogni adattamento ha esplorato diversi aspetti della sua personalità e delle sue ambizioni, consolidando il suo status di icona culturale.

La “Fine” di Bison

Nonostante la sua apparente morte in diversi giochi della serie, Bison è noto per tornare sempre, spesso più potente di prima. Questo ha consolidato la sua reputazione di esponente inarrestabile e immortale del male, l’incarnazione della malvagità pronta a tutto pur di soddisfare il suo desiderio di supremazia. Il dittatore, assetato di potere, è stato visto per l’ultima volta apparentemente sconfitto da Ryu in Street Fighter V, ma ora si è risvegliato dopo un lungo periodo e si è imbattuto nel Laboratorio di Shadaloo in rovina, con un solo pensiero in testa: riconquistare il malvagio potere che aveva un tempo. M. Bison rimane uno dei villain più celebri e duraturi nel mondo dei videogiochi. La sua complessità, il suo carisma malvagio e la sua presenza minacciosa continuano ad affascinare i giocatori, rendendolo un personaggio indimenticabile nella storia dei videogiochi.

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.