Mario Sports Superstars – Recensione

Nonostante l’arrivo di Switch sugli scaffali, il Nintendo 3DS è vivo e vegeto, e continuerà ad intrattenerci ancora per parecchio tempo. A marzo è in arrivo Mario Sports Superstars, un’intelligente raccolta di giochi sportivi ambientati nel regno dei funghi, che va a seguire le orme di Mario Sports Mix, uscito su Wii. Il titolo include il calcio, il baseball, il tennis, il golf e l’equitazione, un nuovo arrivo mai stato finora giocabile fin ora in nessuna delle passate versioni della serie Sports, e promette numerose ore di divertimento.

Mario Sports Superstars

I giochi sportivi di Mario hanno sempre appassionato una cerchia di giocatori, probabilmente per la loro combinazione di personaggi bizzarri e gameplay vario e divertente, e Superstars si propone di riunire il meglio visto negli ultimi anni in un’unica cartuccia, ma riuscendoci solo in parte. Il tennis, per iniziare, segue accuratamente le meccaniche di Ultra Smash, il titolo uscito su Nintendo Wii U, consentendoci di scegliere trai diversi personaggi per le loro caratteristiche personali (rapidità, versatilità, furbizia…) e di effettuare numerosi tipi di colpo durante la partita. A seconda dell’icona colorata che appare a terra, possiamo sfruttare una diversa combinazione di tasti per dare il via a colpi rapidi, pallonetti o strani colpi ad effetto che confondono notevolmente l’avversario. Gameplay testato non si cambia: effettivamente il tennis funziona bene, e presenta anche una CPU con IA dignitosa, soprattutto nei tornei più avanzati. Il calcio, al contrario, pur permettendo di creare una squadra con personaggi davvero strambi e di divertirsi a vederli interagire ed esultare, ha qualche piccolo problema di bilanciamento. A questo si aggiunge in generale un gameplay davvero scarno e basilare, oltre ad una CPU decisamente permissiva e non troppo combattiva. Passando al golf, ritroviamo di nuovo meccaniche già testate: le stesse identiche, menu inclusi, di Mario Golf World Tour del 3DS, titolo peraltro di buonissima fattura.

Il baseball ci consente di giocare sia come lanciatori che come battitori, e presenta un livello di difficoltà un po’ più avanzato rispetto agli altri sport: imparare a battere non è affatto immediato, e proseguendo con i tornei potremo avere qualche problema. È uno sport complesso e variegato, come d’altronde è anche nella realtà, e può dare grandi soddisfazioni a giocatori che decidono di dedicarvisi a fondo. Degna di nota in primis anche la possibilità di ingaggiare in squadra Kamek, che con quegli occhiali a fondo di bottiglia non sa distinguere una palla da baseball da un piccione. Dulcis in fundo, l’equitazione si mostra come un racing game piuttosto semplice, ma con alcune chicche: il nostro compito a cavallo è saltare ed evitare gli ostacoli e raccogliere carote, per recuperare la stamina, e stelle, per caricare uno scatto speciale, ed in contemporanea scattare con B senza esagerare per sfiancare l’equino. Le piste sono piuttosto piacevoli alla vista ed anche discretamente elaborate, ma il punto forte dello sport rimane la possibilità di fare amicizia con i cavalli. Entrando nella stalla, possiamo accarezzarli, pulirli, dar loro del cibo ed agghindarli come più ci aggrada, possibilmente rendendoli ridicoli. Il loro rendimento in gara dipende dal loro umore, che a sua volta è influenzato da quanto tempo dedichiamo loro e dalle loro vittorie: non lasciateli da soli in un angolo, o ve ne pentirete.

Mario Sports Superstars

Mario Sports Superstars presenta inoltre un sistema di collezionabili, sotto forma di figurine che possiamo ottenere spendendo i soldi guadagnati nelle gare. Aprire i pacchetti è piuttosto divertente e trovarne di rare (addirittura olografiche e brillanti!) dà decisamente soddisfazione, ma l’utilità della modalità finisce qui. Al contrario, utilizzare carte amiibo ci consente di sbloccare personaggi Superstar, ovvero con statistiche migliori rispetto a quelli di base: per ottenerli non è comunque necessario acquistarle a parte, poiché è possibile anche vincendo tutti i tornei di una specialità in single player, incluso il 4° segreto “dei campioni”. Ci vuole un po’ di tempo e lavoro insomma, ma tutto è ottenibile senza carte amiibo, escluso un minigioco speciale per più giocatori.

Il punto forte del titolo è sicuramente il multiplayer: è possibile giocare contro amici in locale o online, o competere nel mondiale con estranei, migliorando il proprio rating. Senza dubbio alla lunga la CPU viene a noia, e diventati abbastanza esperti non abbiamo altra scelta se non spostarci online per cercare avversari umani. Non ho potuto testare particolarmente la stabilità dell’online, praticamente deserto prima del lancio del titolo, ma mi auguro che sia valido, essendo il fulcro del gioco. La modalità singleplayer in effetti è per ogni gioco abbastanza scarna: oltre ai 4 tornei e alle partite libere, non rimane molto da fare, ed anche scenari e campi sono fortemente limitati. Ciò è ovviamente compensato dalla presenza di 5 sport al prezzo di 1, che fa sì che ci sia di più da giocare complessivamente, ma un giocatore appassionato di uno dei singoli minigiochi troverà poco da fare da solo, prima di risolversi a connettersi online o reclutare gli amici. Superstars non si propone insomma come il successore di nessuno dei singoli sport Mariosi, men che meno Super Mario Strikers, con buona pace degli appassionati che sono a bocca asciutta da diversi anni, bensì come un raccoglitore piuttosto casual di attività divertenti. Lo consiglio perciò a chi cerca un titolo per passare qualche ora in relax, perfetto per partite portatili, o a giocatori particolarmente giovani. Non è escluso che si crei una community online competitiva che renda il tutto più interessante e complesso, ma ciò dipende ovviamente dall’interesse che susciterà il titolo stesso.